Tecniche di estrazione di oli essenziali
 

 Microdistillatore portatile completo
Foto: Emilio Navarino licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.



Da qualche anno le case farmaceutiche occidentali, registrano una crescente sfiducia della clientela verso i farmaci di sintesi chimica, per la scarsa efficacia e per il gran numero d’effetti collaterali provocati dall’assunzione di queste molecole, per questi motivi hanno iniziato a riconsiderare e a ricercare nel mondo vegetale, vecchi e nuovi principi attivi, sui quali studiare nuovi farmaci e riproporre vecchi e collaudati rimedi. Gli Oli Essenziali e le Acque Aromatiche, sono oggi sempre più utilizzati e riconosciuti fondamentali nella preparazione di prodotti biologici per le filiere alimentari, fitoterapiche, cosmetiche e dell’igiene personale e della casa, sostituendosi vantaggiosamente ai famigerati conservanti, ai cosiddetti aromi naturali chimici, nonché a moltissimi farmaci di sintesi.

Attualmente la produzione mondiale di Oli E. per lo più estratta frettolosamente con impianti e tecniche di tipo industriale, da piante coltivate in modo intensivo o da raccolta spontanea indiscriminata e non rispettosa degli equilibri ambientali. Le piante vengono spesso essiccate e a lungo trasportate per raggiungere i grossi impianti di estrazione.  Ne risultano così Oli Essenziali  incompleti e poco adatti ad usi terapeutici. Gli Oli E. distillati a regola d’arte, da piante coltivate con metodo biologico o da una raccolta spontanea rispettosa delle piante, dell’ambiente e del momento balsamico, risultano essere notevolmente più efficaci, delicati e gradevoli, rispetto ai loro fratelli manipolati industrialmente.

 

 Alambicco portatile con caldaia produzione vapore sperimentale ad energia solare
Foto: Emilio Navarino
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Possono essere utilizzati in quantità inferiori nelle miscelazioni cui sono destinati, aumentando così  gli effetti sottili e riducendo i rischi di effetti indesiderati; non dimentichiamo che gli O.E. nell’infinità di frazioni che li caratterizzano, contengono chi più chi meno anche componenti tossiche e vanno quindi trattati con le dovute attenzioni. Oli di questa qualità possono risultare più costosi a chi li produce, ma essendo molto più efficaci e gradevoli possono facilmente essere meglio accolti nel campo di una buona Aromaterapia e della Cosmesi naturale. Le tecniche di risparmio energetico, l’utilizzo di energie rinnovabili e il fatto che l’estrazione di più frazioni comporti una lieve ma maggiore estrazione di Olio E. possono compensare gli oneri di lunghe e delicate distillazioni, attenzioni queste ben in sintonia anche con le Preparazioni Spagiriche.

Molti soggetti interessati alla realizzazione di estrattori per Oli Essenziali rivolgendosi ad aziende specializzate e vedendosi presentare preventivi astronomici, rinunciano delusi ai loro progetti. Emblematico l’esempio di un’Associazione di sviluppo integrato Senegalese, intenzionata ad iniziare una produzione per diminuire la dipendenza dai farmaci occidentali a livello nazionale ed aumentare l’autosufficienza sul fronte delle filiere strategiche, per un semplice distillatore di mille litri, si è vista richiedere da un’azienda italiana, settantamila euro franco fabbrica.

 

L'estrazione del primo olio essenziale casamancese
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Il dover dipendere dai farmaci dell’occidente è per i paesi sottosviluppati un grosso problema sia per difficoltà d’approvvigionamento ed economiche e sia per il fatto che in questi paesi finiscono non si sa come, farmaci scaduti o vietati in occidente perchè pericolosi.

I grandi impianti industriali d’estrazione di oli essenziali risultano essere enormemente costosi, perchè fatti per l’occidente, dove si deve ridurre al massimo la mano d’opera e accorciare i cicli produttivi. Quindi impianti dotati di grosse caldaie per produrre vapore a pressioni di 3-4 atmosfere, che comportano alte temperature operative con relativi enormi consumi di energia e scarsa qualità dei prodotti ottenuti; necessitano di manufatti dimensionati per pressioni di 6-7 atmosfere ed enormi refrigeranti capaci di condensare in poco tempo grandi quantità di vapore surriscaldato, più automatismi elettronici o computerizzati per la gestione e la sicurezza in caso d’avaria dipendiamo da altri, chiamiamo i tecnici e la fattura.

Tutte cose inutili e tanta energia e denaro risparmiato se si lavora a pressione atmosferica con una lunga e tranquilla distillazione senza pericoli per gli estratti e per l’operatore e se qualcosa si guasta lo si ripara facilmente anche in Africa.

Massimo Corbara

Consulenza botanica e sperimentazione estrazione oli essenziali, agricoltore, c/o Azienda
Agrobiologica "La Capriola", Quarto di Sarsina, Italia. Esperto in piante aromatiche tropicali,
consulente di ong e associazioni.